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Fede: le 50 domande che non osi fare

Il Tempo di Natale che con la sua atmosfera “coinvolge” sovente anche chi non crede, chi si è allontanato, può essere anche il tempo in cui riaffiorano domande a tema religioso. Interrogativi che nascono magari da semplici curiosità e che tante volte si lasciano “appesi” perché in fondo non si attribuisce loro importanza, mentre nelle risposte si potrebbe scoprire un mondo nuovo di leggere la vita. Domande a tema religioso – che possono anche far sorridere chi è praticante - possono diventare squarci sulle questioni profonde della fede. Così dalla penna di un giornalista di Avvenire - Riccardo Maccioni - il volume “50 domande sulla fede che non hai mai osato fare”, edito da Effatà, rappresenta una lettura stimolante e utile non solo per accrescere la propria cultura in ambito religioso, ma anche per fermarsi a riflettere. Si spazia dagli interrogativi sull’inferno a quelli sul reddito dei preti, dagli abiti dei sacerdoti al come si entra in chiesa, dai dogmi alla natura del vino che si utilizza a Messa, dal dubbio se nell’al di là «si sarà troppo grassi o troppo magri », al significato dell’Immacolata Concezione. E poi ancora: «Va bene leggere la Bibbia aprendola a caso?», e «A cosa serve l’acqua benedetta? », con risposte che non restituiscono un compendio del catechismo o un manuale scolastico, ma un invito a conoscere, approfondire la bellezza ed anche un aiuto a rispondere correttamente alle domandedeibambinichenon si vergognano a chiedere se quando si entra in chiesa “ci si deve inginocchiare?”

Federica Bello

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